Didattica inclusiva e bisogni educativi speciali

SCUOLA MEDIA SAN GIULIO

Didattica inclusiva e bisogni educativi speciali

La Scuola Media San Giulio, nell’ottica della valorizzazione dell’individuo, pone particolare attenzione alle problematiche legato ai”DSA–Disturbi Specifici dell’Apprendimento –“, quali dislessia, discalculia, disgrafia e disortografia. Tramite la presenza costante in Istituto di una docente Referente DSA, ogni situazione di rendimento scolastico insufficiente viene monitorata, segnalata, ma soprattutto, se causata da DSA, supportata con metodi e strategie che portino alla compensazione dell’impedimento. La stretta collaborazione di tra insegnanti ed esperti insieme all’appoggio delle famiglie ha condotto a risultati molto positivi nella crescita formativa degli alunni.

Il primo passo è “saper accogliere”, il secondo è “Saper Capire” quale è il problema, il terzo è “Saper attivarsi”

Ma cosa viene fatto in concreto per compensare, valorizzare e potenziare al meglio le capacità dei ragazzi? Il primo passo è “saper accogliere”, il secondo è “Saper Capire” quale è il problema, il terzo è “Saper attivarsi” con strategie corrette che possano portare il bambino a sviluppare, le proprie potenzialità. Una volta chiarito qual è il motivo che impedisce al bambino di apprendere con le stesse tempistiche e modalità dei compagni, viene preparato dalla scuola un Piano Didattico Personalizzato, mediante il quale, seguendo le direttive dei medici che hanno diagnosticato il disturbo, vengono specificate le strategie compensative e dispensative da attuare durante il percorso scolastico.

Il documento viene discusso e approvato dal Consiglio di Classe e successivamente sottoposto alla Famiglia, che deve dare il consenso finale per la sua attuazione.

Il PDP non è una limitazione nella formazione didattica poiché il programma scolastico non è ridotto ne ritoccato. L’obiettivo è di quello di scegliere in comune accordo le strategie e i metodi che possano compensare le difficoltà pratiche che presentano questi bambini, così da dare loro la possibilità di un iter scolastico pari a quello di qualsiasi altro coetaneo. La collaborazione tra insegnanti e famiglia, sempre auspicabile quando si parla di scuola, in questi casi diventa fondamentale. Aiutare a credere nelle proprie potenzialità e capacità non solo aiuta i genitori ad affrontare con serenità le difficoltà più oggettive, ma specialmente porta il bambino ad avere fiducia in se stesso e in quello che può e potrà.

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